LA TUA AZIENDA DEVE SMALTIRE RIFIUTI ELETTRONICI?

PULI ECOL Recuperi S.r.L , grazie alla decennale esperien- za nel settore della raccolta e dello smaltimento dei rifiuti, in particolare di apparecchiature elettriche ed elettroniche in ambito
aziendale e non solo, è in grado di offrire un servizio completo e di qualità certificata.
La Puli Ecol Recuperi srl ha la propria sede operativa con gli impianti di trattamento nel Comune di San Severino Marche (MC) e uno stoccaggio autorizzato nel Comune di Castello D’Argile (BO).

 

I NOSTRI SERVIZI SONO STUDIATI PER LE TUE ESIGENZE!!

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Recupero RAEE

I RAEE sono i Rifiuti di Apparecchiature Elettriche ed Elettroniche, cioè tutti rifiuti derivanti da dispositivi che per il loro funzionamento dipendono da correnti elettriche o da campi elettromagnetici.

PULI ECOL Recuperi Srl costituita nel 2000, si è specializzata nella raccolta, trasporto e recupero delle apparecchiature elettriche contenenti CFC e delle apparecchiature elettriche ed elettroniche – RAEE, domestici e professionali, secondo il D.Lgs. n. 151/2005 e successivi DM attuativi, nonché secondo il Dlgs n.49/2014 che è attualmente la norma specifica che ne regolamenta la gestione.

PULI ECOL Recuperi Srl svolge le specifiche attività, sottoelencate, regolarmente autorizzate. Nell’impianto sono distinte aree di stoccaggio dei rifiuti in ingresso da quelle utilizzate per lo stoccaggio dei rifiuti in uscita e dei materiali da avviare a recupero.
Ogni tipologia di RAEE viene riciclato e smaltito secondo una specifica procedura.

Per il RAGGRUPPAMENTO R1 – FREDDO E CLIMA - Apparecchi di refrigerazione e di condizionamento – Per esempio: frigoriferi, congelatori, condizionatori

Tutte le operazioni di scarico e relativo stoccaggio sono effettuate con l’ausilio di carrelli elevatori dotati di pinze a pressione variabile in grado di movimentare i rifiuti senza compromettere il circuito di refrigerazione.

 

Le apparecchiature dimesse contenenti sostanze lesive dell’ozono stratosferico (frigoriferi, congelatori, surgelatori, condizionatori d’aria e pompe di calore contenenti sostanze lesive nel circuito frigorifero ovvero schiume poliuretaniche isolanti, classificati come rifiuti pericolosi mediante i codici 160211* e 200123*) sono sottoposte a specifiche operazioni di trattamento.

 

I frigoriferi con il circuito refrigerante integro, vengono posti sopra una rulliera in maniera tale che il tubo del compressore, riposto sul retro, si trovi nella parte più bassa. In questo tubo viene applicata una pinza “foratubo” di estrazione che aspira, tramite una pompa, il contenuto del compressore e del tubo di refrigerazione (CFC –R12 o altro gas refrigerante); un manometro controlla questo ciclo di aspirazione. Il gas si aspira e si stocca in bombole particolari, mentre l’olio è raccolto per gravità e si stocca in un contenitore. Questa operazione viene compiuta grazie ad un impianto, di ultima generazione, per il ciclo di bonifica di frigoriferi e condizionatori contenenti fluidi refrigeranti.
L’olio recuperato viene affidato al Consorzio per lo smaltimento oli esausti, mentre il CFC recuperato e stoccato in bombole in pressione viene conferito ad una ditta specializzata. Il compressore una volta bonificato viene lavorato manualmente e separato da tutte le sue componenti. I frigoriferi privati del compressore, delle giunzioni e delle eventuali parti in vetro, vengono posti su un nastro trasportatore a tapparelle metalliche e convogliati alla triturazione. L’impianto ha una capacità di circa 40 frigoriferi standard/ora.

 

Tutti i processi di trattamento, le operazioni di frantumazione e la selezione dei materiali, avvengono con procedure automatizzate e tecnologicamente avanzate; sono gestite in ambiente controllato. L’ unità di triturazione è dotato di un impianto di abbattimento e recupero del freon. La fase di triturazione e riduzione prevede:

  • l’utilizzo di un trituratore munito di lame di spessore 50 mm, qui il frigorifero viene “fatto a fette” della larghezza di circa 50mm e della lunghezza di circa 230mm.
  • l’utilizzo di un secondo trituratore per ridurre la pezzatura dei materiali da 20 a 30 mm.

 

In questa fase tutto il materiale triturato (metalli ferrosi e non, plastiche, ecc.) viene trasportato da sotto le macchine verso l’esterno per mezzo di un nastro trasportatore vibrante in acciaio inox. Sopra il nastro, nella parte terminale, è posizionata una calamita che ha la funzione di attrarre tutto il materiale ferroso per poi riporlo sopra un nastro trasportatore che lo scarica in un cassone, posizionato esternamente all’opificio, pronto per l’invio agli utilizzatori. Il materiale restante (plastica, rame, alluminio, poliuretano) viene avviato dal nastro trasportatore alla fase di ulteriore separazione del rame e dell’alluminio.
Il materiale passa dal nastro di estrazione ad una canala vibrante che lo conduce ad un separatore a correnti parassite. Rame e alluminio vengono separati e stoccati in un altro cassone, mentre il restante materiale viene avviato alla fase di polverizzazione.
Questa fase ha lo scopo di separare il poliuretano dalla plastica ed inviarlo allo stoccaggio. La separazione avviene attraverso l’azione combinata di un getto d’aria, che riesce a sollevare il materiale più leggero, e di movimenti oscillatori in grado di separare il materiale con peso specifico minore dal resto.
La plastica viene stoccata con l’ausilio di big-bag. Il poliuretano è stoccato in un silos esterno all’opificio. Per l’abbattimento dei fumi provenienti dalla triturazione delle carcasse, l’Azienda si è dotata dell’ultima tecnologia disponibile sul mercato (B.A.T.), un post combustore termico rigenerativo.

Per il RAGGRUPPAMENTO R2 – ALTRI GRANDI BIANCHI - Grandi elettrodomestici – Per esempio: lavatrici, lavastoviglie, forni a microonde, cucine economiche, ecc.

Tutte le operazioni di scarico e relativo stoccaggio sono effettuate in sicurezza e in aree esterne dedicate.

 

Dopo le prime operazioni per la messa in sicurezza con la separazione manuale di parti mobili e di eventuali condensatori con PCB, tutte le componenti “ambientalmente critiche” vengono avviate al relativo settore di stoccaggio interno per poi essere regolarmente smaltite.

 

Le operazioni effettuate durante la fase di pre-trattamento ai fini del recupero di materiali e componenti consistono in:

 

  • separare cavi e parti in PVC;
  • separare le parti elettriche;
  • separare pompe e motori;
  • separare il cestello;
  • eventualmente controllare e collaudare i componenti recuperabili (motore, contrappeso, pompa, timer, componenti da piastre).

 

Le operazioni effettuabili durante la fase di trattamento finale finalizzate al recupero di materiale ed energia orientativamente sono:

 

  • frantumazione della carcassa;
  • separazione di metalli ferrosi e non ferrosi;
  • separazione plastiche
  • separazione del contrappeso in cemento;
  • separazione del materiale a contenuto energetico utilizzabile;
  • separazione materiali non recuperabili;
  • recupero di energia in loco o presso altri impianti.

 

Le operazioni di smaltimento possono interessare i condensatori con eventuali PCB e altre frazioni non recuperabili.

Per il RAGGRUPPAMENTO R3 – TV E MONITOR – Per esempio: televisori, monitor di computer

Tutte le operazioni di scarico e relativo stoccaggio di televisori e monitors sono effettuate in sicurezza e in aree esterne dedicate, sotto una tettoia.

 

I televisori ed i monitor vengono poi portati all’interno dell’opificio e disassemblati sul banco di lavoro. Le parti recuperabili quali plastica o le carcasse esterne, alluminio della fascia di tenuta dello schermo, metalli ferrosi e non, cavi elettrici, vengono stoccati in apposti contenitori ed avviati al recupero, mentre i componenti pericolosi come i condensatori vengono stoccati ed avviati allo smaltimento.
Attualmente sul mercato sono presenti due diverse tipologie di monitor: i display tradizionali a tubo catodico CRT (Cathodic Ray Tube) e quello a cristalli liquidi LCD (Liquid Cristal Display) indicati spesso con la sigla TFT (Thin Film Transistor).

 

Il tubo catodico (CRT) presente nelle apparecchiature richiede di un trattamento/bonifica particolare per evitare una sua possibile “implosione” a causa di urti. La bonifica del tubo catodico prevede la separazione ed l’aspirazione delle polveri fluorescenti. Per quanto riguarda il recupero del vetro, il tubo catodico che costituisce il 50-55 % di un televisore, deve essere diviso in:

 

  • vetro dello schermo (o pannello) detto anche “vetro bianco”;
  • vetro conico (imbuto) detto anche “vetro nero” con attaccato il tubo catodico
Per il RAGGRUPPAMENTO R4 – ALTRO - Piccoli elettrodomestici, consumer elettronics, apparecchiature per l’informatica e l’office automation, apparecchi di illuminazione ed altro. Per esempio: aspirapolvere, macchine per cucire, ferri da stiro, friggitrici, frullatori, computer (unità centrale, mouse, tastiera), stampanti, fax, telefoni cellulari, videoregistratori, apparecchi radio, plafoniere

Tutte le operazioni di scarico e relativo stoccaggio sono effettuate in sicurezza e in aree esterne dedicate, sotto una tettoia.
I rifiuti vengono poi divisi per tipologia di trattamento e portati all’interno dell’ opificio.
Posizionati sul banco di lavorazione, la prima operazione è quella di messa in sicurezza che consiste nel disassemblare l’apparecchio e selezionare le componenti riutilizzabili.

 

Si ottengo:

  • la carcassa in plastica – inviata all’unità di trattamento della plastica interno;
  • dei cavi elettrici e parti contenenti rame – inviati all’impianto di trattamento interno;
  • delle componenti ambientali critiche quali eventuali condensatori, piastre (circuiti integrati), interruttori al mercurio, cartucce di toner, pile e batterie.

 

In particolare, le operazioni finalizzate al recupero di materiali consistono nella macinazione dei cavi in rame e delle materie plastiche. Le operazioni di smaltimento interessato solo accumulatori non recuperabili, interruttori a mercurio, e altre frazioni non recuperabili.

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